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Italia Possibili Scenari

Dopo giorni di agonia in cui siamo stati tutti panettieri,cantanti e dj, con i numeri Covid19 tendenzialmente in ribasso, o almeno così ci dicono, il Governo inizia a disegnare possibili scenari per una ripartenza a step divisi per categorie merceologiche.

Fine Fase 1 Programmata

14 e 20 Aprile per alcune Regioni Librerie e Cartolerie

18 Aprile Riaperture Aziende Agricole e Industriali

Fase 2 IPOTESI

4 Maggio Libera circolazione ma con protocolli obbligatori, mascherine e distanza di sicurezza

Sempre il 4 Maggio Negozi tessili, arredamento e abbigliamento con ingressi scaglionati, file anche se lunghe e incentivazione alle prenotazioni (No Centri Commerciali)

11 Maggio Tribunali e uffici professionali

18 Maggio Bar e Ristoranti con protocollo di sicurezza rigido, distanza di sicurezza e no assembramenti

25 Maggio Parrucchieri e Barbieri con obbligo di sicurezza ed ingresso singolo

31 Maggio Ripartenza Campionati di calcio e altri sport collettivi

8 Giugno centri sportivi ma solo per sport individuali o lezioni con basso assembramento

Fase 3 IPOTESI

Settembre riaperture scuole superiori con divisione turni e lezioni online, ancora in fase decisionale per le materne e le elementari

Dicembre Cinema e Teatri

Marzo 2021 Discoteche e Stadi

31 Marzo 2021 Riapertura confini e fine di ogni limitazione

Ritorno alla vita normale previsto per la Primavera 2021

Ipotesi emerse ieri dalla riunione del Governo con le parti sociali

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Presidente Giuseppe Conte Mode Antonio

Adesso è ufficiale, proroga alle restrizioni dal 13 aprile al 3 maggio. Il premier Conte: “Lotteremo per avere gli eurobond”. Bordate a Salvini e Meloni: “Le menzogne indeboliscono l’Italia”. Un Presidente del Consiglio sempre più stile Antonio Conte, come lui mostra i muscoli, ringhia e difende cercando lo spiraglio giusto in cui infilare l’azione giusta per una ripartenza che possa portare vantaggi alla squadra Italia. Freddo e razionale quando si parla di Europa, indica gli Euro Bond come soluzione valida e sul MES posizione chiara, bisogna capirne bene le condizioni che sicuramente non possono essere quelle stabilite in passato.

Antonio Conte Tecnico Internazionale FC

Il Presidente ha indicato la riapertura di alcune attività produttive a breve, tra cui librerie e cartolibrerie oltre che alcune tipologie di aziende boschive, indicandone le necessità.

Sulla riapertura di tutte le attività commerciali e il ritorno alla normalità dice di non poter stabilire oggi una data certa ma che comunque quando succederà ci saranno rigidi protocolli da seguire, dovremo insomma imparare a convivere col Covid 19.

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Ronaldinho Libero

Ronaldinho ha pagato la cauzione da 1,5 milioni di euro per uscire dal carcere paraguayano in cui era detenuto. Come scrivono in Argentina, in particolare TNTSports, i soldi sarebbero arrivati da un conto di Barcellona, non intestato a Dinho ma… a Lionel Messi. Sì, secondo i media sudamericani c’è proprio il fuoriclasse del Barça dietro la scarcerazione dell’ex Milan, con la Pulce intervenuta per aiutare un amico in difficoltà, sarebbe questo un gesto nobilissimo da parte del dieci blaugrana verso il suo ex compagno Ronaldinho .

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Acerbi Covid19

SS Lazio Acerbi: “Scudetto un sogno, ho sconfitto di peggio”

Ultime Lazio | Francesco Acerbi, difensore della Lazio, ha parlato nel corso di una lettera aperta pubblicata su Repubblica:

ROME, ITALY – FEBRUARY 16: Francesco Acerbi of SS Lazio celebrates at the end of the Serie A match between SS Lazio and FC Internazionale at Stadio Olimpico on February 16, 2020 in Rome, Italy. (Photo by Claudio Villa – Inter/Inter via Getty Images)

“La cosa peggiore, per me, è questa situazione ibrida. C’è un’incertezza che provoca malessere. Non sai quando passerà, quando si tornerà in campo”. 

Tornare a giocare nei prossimi mesi?

“Come spinta per la gente, come segnale di fiducia, potrebbe essere una cosa positiva riprendere a giocare. Per quanto mi riguarda si può giocare anche ad agosto, a porte chiuse. Il profumo dell’erba, il suono del pallone, le urla del mister sono cose che mi mancano. Quando potrò rivivere queste cose, che adesso mi mancano molto, sarà bellissimo perché saremo tornati alla vita di sempre. Vogliamo tornare a fare quello che amiamo, che siamo fuori dall’incubo Coronavirus”.

Cosa per vincere lo scudetto?

 “Per tornare in campo serve ancora tempo, dobbiamo avere fretta, bisogna rispettare le regole imposte dal governo. Meglio stare a casa una settimana in più che correre e poi ripartire da capo e poi ritrovarci nel tunnel per altri mesi.

Non vedo l’ora di tornare a giocare, come del resto i miei compagni di squadra. Vincere il campionato con la Lazio sarebbe un sogno, ma conta di più la salute degli italiani, credetemi: la priorità è uscire da questo periodo terribile e stare tutti bene”.

Sfide complicate della mia vita?

“Nulla sarà diverso per me. Perché ne ho passate di cose gravi, a partire dal tumore, ho già toccato il fondo in vita mia. So che significa risalire. Quindi sarò incosciente, ma non mi spaventa il virus”.

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Crollo Ponte in Italia

Continua la triste moda tipicamente italiota in cui siamo costretti inermi a vedere crollare ponti come se fossero stati costruite con le costruzioni lego che tanto stanno usando i nostri bambini in questa quarantena. Mercoledì mattina verso le 10.20 è crollato un tratto della strada provinciale SP70 tra i comuni di Aulla (in provincia di Massa-Carrara, Toscana) e Bolano (in provincia della Spezia, Liguria). A crollare è stato un ponte che attraversava il fiume Magra. La notizia ha dell’imbarazzante perché dopo il crollo del ponte Morandi, pronto a stretto giro all’inaugurazione, pensavamo un po tutti che ci fossero stati controlli ovunque.

Dalle immagini si capisce che a cedere non sia stato soltanto un tratto ma praticamente è collassata l’intera struttura portante.

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Perché restare a casa

Stamattina nel solito giro Social mi sono imbattuto nell’ennesima testimonianza di chi vive questa pandemia da dentro, Ilenia Lazzarin che legge una lettera di Paolo Baldini, infermiere del Ospedale Niguarda di Milano. Qualcosa che ti scioglie il sangue nelle vene perché non parla di lotta e sopravvivenza ma di decisioni drammatiche da prendere in questo momento cosi delicato.

Decidere chi far vivere e chi lasciar andare via. Le riflessioni più grandi sono due su cui soffermarsi sono due. La prima restare a casa perché negli ospedali milanesi non ci sono i milanesi ma pazienti che arrivano dalle zone maggiormente colpite e la seconda è che se dovesse scoppiare il caos anche a Milano probabilmente si arriverebbe al collasso.

Chiaramente l’invito alla riflessione è rivolto a tutte le persone che leggeranno perché quello che sta accadendo potrebbe succedere ad ognuno di noi. Clicchiamo il file del buonsenso perché credo non ci sia bisogno di un DPCM o di un’ordinanza per restare a casa.

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Lancio

Finalmente ci siamo!
Durante questa quarantena ci siamo dati da fare!

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